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    18/02/2025

L'evento/Progetto per la protezione del bacino delle sorgenti di Cassano Irpino

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita13_acqua_cassan.jpgNAPOLI - Come difendere le sorgenti d'acqua dolce da minacce antropiche e naturali? Attraverso un sistema di conoscenze nuove e multidisciplinari. E attraverso una rete di monitoraggio integrato per valutare lo stato della risorsa acqua e suolo. È quello che ha realizzato una best practice innovativa realizzata dell’Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino meridionale per il bacino di alimentazione delle sorgenti di Cassano Irpino nell’ambito del Pon “Legalità” 2014-2020, per la Sicurezza idrica - Sicurezza sociale, finanziata dal ministero dell’Interno. I risultati del progetto innovativo sono stati presentati nel corso di un evento svoltosi presso l’Hotel San Francesco al Monte.

Su queste premesse è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Arma dei carabinieri e l’Autorità̀ di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale grazie al quale sono state messe a disposizione dell’Arma dei carabinieri le expertise dell’Autorità di bacino distrettuale per l’analisi e l’interpretazione di dati acquisiti con strumentazione in dotazione dell’Arma dei carabinieri e sono state potenziate le infrastrutture delle sedi dei Noe con la fibra ottica, anche mediante gli apparati di rete già attivi.

Ulteriore elemento significativo del progetto è stato quello di progettare e realizzare una rete di monitoraggio integrata, della qualità e disponibilità delle acque e di sorveglianza del sistema territoriale ed infrastrutturale, mediante la “fusione” di differenti tecnologie e strumentazioni, analisi ed implementazione di opportuni modelli e conseguente piattaforma di supporto alle decisioni (misure per la mitigazione delle criticità e del rischio e per azioni di prevenzione).

Il progetto si basa su un approccio scientifico che ha consentito di sperimentare un percorso tecnico-gestionale originale, esportabile in altri contesti geo-ambientali, a livello nazionale ed internazionale, costruito su una “rete istituzionale, scientifica e tecnica” sinergica, che ha saputo coniugare l’innovazione tecnologica con le finalità della sicurezza idrica, sicurezza sociale e sviluppo sostenibile del territorio.  È stata realizzata un’infrastruttura tecnologica, con funzionalità di business intelligence ed analytics. L’infrastruttura tecnologica permette fra l’altro la memorizzazione e la gestione dei dati registrati in modo che abbiano valore probante in caso di indagini su illeciti ambientali a supporto dell’obiettivo del finanziamento Pon Legalità.

Sono stati realizzati anelli di collegamento in fibra ottica fra le sedi di Napoli, Caserta, Salerno, Catanzaro, Reggio Calabria, Potenza, Bari, Lecce. È stata acquisita ed installata sensoristica IoT per la rilevazione dei dati “in-situ”.

“La salvaguardia e difesa del sistema fisico-ambientale necessita di sinergie tra istituzioni per tutelare un patrimonio che è parte fondamentale dell'identità nazionale -  ha affermato il segretario dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, Vera Corbelli -  ogni percorso relativo al governo di tale sistema, anche sotto l'aspetto antropico e sociale, esige una collaborazione e sinergia tra Istituzioni, un approccio integrato e multidisciplinare di conoscenze, analisi ed interpretazioni con l'adozione di metodologie condivise innovative/strategiche. Una tale configurazione istituzionale, attraverso un percorso tecnico, scientifico e gestionale ci consente di operare al fine di garantire sicurezza sociale, sostenibilità ambientale ed un equo pacifico ed armonico sviluppo economico delle comunità locali”.

Tale approccio è alla base del governo della risorsa acqua: “Bene Comune di primaria importanza” che richiede conoscenza, monitoraggio costante e continua valutazione della sua dinamicità nel tempo, interventi strutturali e non strutturali, al fine del raggiungimento di quegli obiettivi fissati dalle direttive comunitarie e ripresi nella legislazione nazionale. Il perseguimento dei suddetti obiettivi consente di pervenire ad una efficace, efficiente e sostenibile gestione della risorsa acqua nei suoi svariati usi e nella consapevolezza dei valori che tale bene assume.

Il generale di corpo d’armata del Cufa, Andrea Rispoli, ha sottolineato come la “realizzazione del progetto sia un fatto davvero importante di grande supporto alle attività di specializzazione e conoscenza del territorio dei carabinieri del Cufa. E che soprattutto consente di rafforzare la tempestività di intervento dell’Arma”.  Il generale di divisione Fernando Nazzaro ha invece spiegato: “tra l’Arma dei carabinieri e l’Autorità di Bacino guidata da Vera Corbelli si è creata una straordinaria sinergia sin dal 2019, da quando è stato sottoscritto il primo protocollo di intesa e per promuovere le attività di collaborazione e predisponendo azioni mirate in aree pilota. Alla realizzazione del progetto hanno partecipato diverse aziende innovative”.

“Questo percorso ha coinvolto competenze estremamente variegate che hanno reso possibile la realizzazione di un progetto senza precedenti. Ed è propria del Dna di Arthur D. Little la ricerca di quegli strumenti che mettano l’innovazione tecnologica,  il data management e la governance dei progetti complessi al servizio di un progresso sostenibile -  ha afferma Saverio Caldani, amministratore delegato Arthur D.Little, la società di consulenza che ha supportato l’Autorità di Bacino come partner nello sviluppo di processi e tool in grado di aggregare e rendere fruibili dati, informazioni e conoscenze indispensabili per l’Osservatorio permanente delle acque.

Alla presentazione dei risultati del progetto sono inoltre intervenuti l’onorevole Vannia Gava, vice ministro Mase, il generale di corpo d’armata del Cufa, Andrea Rispoli, il direttore del ministero dell’Interno, Valentina D’Urso, il capo dipartimento del Mase,  Laura D’Aprile, il professore Leonardo Cascini, il direttore esecutivo del progetto  Giovanni Pisciotta dell’Autorità di Bacino Dam, il direttore dell’acquedotto pugliese, Gianluigi Fiori, Lina Alberico di Engineering ingegneria informatica, Francesco Signore, i professori Settimio Ferlisi, Silvio di Nocera, Antonio Leone, Giacomo Viccione, Giusy Lofrano; Giovanni Libralato,  il gen. Pasquale Lavacca e il senatore  Enzo De Luca.  More images...

Aggiornamento del 14 dicembre 2023, ore 11.48 – Venerdì 15 dicembre, alle ore 10,30, presso l’hotel San Francesco al Monte, in corso Vittorio Emanuele a Napoli, sarà presentato il progetto innovativo per la protezione e sorveglianza del bacino di alimentazione delle sorgenti di Cassano Irpino, in provincia di Avellino.

Attraverso un approccio multidisciplinare, il progetto Pon “Legalità” 2014-2020, per la sicurezza idrica - SicurezzasSociale, finanziato dal ministero dell’Interno,  ha progettato e realizzato una rete di monitoraggio integrata, al fine di valutare lo stato della risorsa acqua e suolo, potenzialmente minacciata da pericoli naturali ed antropici, e per promuovere un’attività di collaborazione per integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze, disponibili nell'area dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale. Su queste premesse è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Arma dei carabinieri e l’Autorità̀ di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale.

All’evento partecipano la geologa Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità distrettuale dell’Appennino meridionale, il generale di corpo d'armata Andrea Rispoli, del comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, con sede a Roma e con competenza su tutto il territorio nazionale e il generale di divisione, Fernando Nazzaro, del comando carabinieri tutela ambientale e sicurezza energetica, mentre sono in attesa di conferma le presenze di Vannia Gava, vice ministro Ambiente e sicurezza energetica e del presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Confermato invece l’intervento dell’assessore alla Difesa del suolo e rischio sismico, risorse idriche e tutela delle acque della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.

Intervengono inoltre numerosi esperti e i rappresentanti del ministero dell’Interno, del ministero dell’Ambiente, della Regione Campania, della Regione Puglia, esperti, dell’Acquedotto pugliese e le società innovative che hanno partecipato alla realizzazione del progetto: Arthur D. Little e Engineering Ingegneria Informatica.

Al termine del convegno tavola rotonda tra gli esperti, vi partecipano: le società partner del Progetto (Engineering Ingegneria Informatica con la dottoressa Lina Alberico e Arthur D. Little con il dottor Francesco Signore), il professor Settimio Ferlisi, docente di geotecnica all'Università degli studi di Salerno, il generale dei Carabinieri Pasquale Lavacca e l’architetto Fabio Guerriero, presidente del Parco Monti Picentini; al tavolo è prevista inoltre la partecipazione del senatore irpino Enzo De Luca, già segretario della commissione permanente territorio e ambiente del Senato della Repubblica tra il 2008 ed il 2013.

Le aziende che hanno partecipato al progetto sono rappresentate dal seguente raggruppamento temporaneo di impresa:Engineering Ingegneria Informatica, Arthur D. Little, Tim, Hspi, Consorzio Datum, Municipia. Altre aziende - che hanno lavorato su altri progetti sono: Fastweb (rete in fibra ottica dei Carabinieri), Infordata (Infrastruttura abilitante) e Seti Telecom (Sensoristica IoT) .

 

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