www.giornalelirpinia.it

    19/05/2024

L’assessore Vetrella, l’Avellino-Rocchetta e…i bimbi scemi

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita_treno_fer.jpgAVELLINO – (c.s.) Sulla polemica originata dalle recenti affermazioni dell’assessore regionale Vetrella che, in risposta alle dichiarazioni del presidente della Provincia, Sibilia, sulla scarsa operatività della giunta regionale presieduta da Caldoro – rilasciate nel corso di un dibattito svoltosi alla fiera di Calitri – ha accusato l’Irpinia di non avere idee e di non andare al di là di una politica del lamento – il tutto condito da una serie di insulti cui, naturalmente, non s’intende replicare per non scendere ad un livello che con la politica ha poco a che fare e che definire infimo ci pare poco – ospitiamo un intervento di Pietro Mitrione, responsabile dell’associazione In_loco_motivi.

Una sottolineatura, però, vogliamo farla: venire nella città di Guido Dorso, quello della Rivoluzione meridionale che aveva come suo interlocutore privilegiato Piero Gobetti, quello della Rivoluzione liberale, venire nella terra di Francesco De Sanctis e di Pasquale Stanislao Mancini, i due grandi irpini dell’Ottocento che sono stati tra i protagonisti dell’Italia unita, venire nella terra dei Tino, dei Muscetta, dei La Penna, dei Della Terza, dei Marinari, tanto per citare solo alcuni dei nomi venutaci in mente mentre scriviamo, venire e dire che questa è una terra che non produce idee, ci sembra a dir poco azzardato. Probabilmente per gli irpini sta reagendo all’assessore Vetrella dalla tomba il presidente Pertini che era ligure e che per spiegare il livello d’intelligenza degli irpini scomodava un po’ Tito Livio (qualcuno spieghi a Vetrella di che stiamo parlando e che cosa intendiamo dire).

Ricorrere poi – e non è la prima volta – a battute e battutine in dialetto napoletano per camuffare una presunta analisi sui temi dello sviluppo ci sembra proprio la negazione della politica. E poi ogni volta questa storiella che non ci sono soldi (naturalmente tranne che per discutibili manifestazioni folcloristiche a Napoli). Lo sappiamo. È inutile allora presentarsi ai convegni e ripetere sempre le stesse cose senza uno straccio di idea, questa sì, sulle cose da farsi. Limitarsi, invece, a fare passerella per insultare la gente, tra un assaggio e l’altro del famoso caciocavallo di Calitri, è un esercizio che non paga e che mortifica la politica.

*  *  *

Ancora una volta l'assessore Sergio Vetrella usa l'invettiva per giustificare le sue scelte di tagliare le ferrovie in Irpinia: dopo l'epiteto di "4 stupidi idealisti", lanciato qualche mese fa nella sala consiliare del Comune di Mercogliano, è passato  a  quello di "bimbi scemi", durante un convegno presso la fiera di Calitri,  per offendere chi sta lottando, democraticamente, per  difendere il sistema ferroviario in Irpinia e di un utilizzo diverso della ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.

Anche a Calitri questo signore ha impartito la sua consueta lezione mista di arroganza e di non conoscenza del territorio irpino. Vorremmo ricordare all’assessore Vetrella che non esistono “bimbi scemi” al mondo ma solo e semplicemente bimbi e pertanto non può permettersi di offendere l’innocenza puerile con questa sua espressione. Una caduta di stile forse dettata dal nervosismo di aver trovato, ancora una volta, qualcuno che gli ha ricordato della ferrovia Avellino-Rocchetta. L’assessore sarà anche un illustre professore e “scienziato” prestato alla politica ma sicuramente dal punto di vista pedagogico lascia molto a desiderare, per non usare altro termine.

Noi di “in_loco_motivi”, insieme alle altre associazioni che hanno a cuore la nostra Irpinia, saremo anche dei " bambini scemi" o “4 stupidi idealisti” ma siamo capaci di distinguere l'incapacità e la malafede dell'assessore Vetrella, quello che voleva scippare anche la stazione Hirpinia sulla linea ad Alta Capacità….e non è detto che non gli riesca per cui: attenzione!

Chiedere a costui di vergognarsi è il minimo se non altro per il termine usato nei confronti dei bimbi! Quando nel dicembre 2010, dopo la chiusura della ferrovia Avellino-Rocchetta, la nostra associazione lanciò l’allarme per la politica dei tagli lineari, ci fu una “tiepida” reazione politica, sindacale e sociale per quello che stava attuando la Regione Campania. Nessuno immaginava che quello era solo l’inizio di quanto accaduto da allora ad oggi.

Allora fu colpito l’anello più debole del sistema su ferro in Campania, incuranti che quella tratta di montagna attraversava la parte più povera e scarsamente popolata della nostra regione, quella del “cratere” per intenderci. Oggi si minaccia la chiusura totale della stazione ferroviaria di Avellino. Nel dicembre del 2010 qualcuno tacciò la nostra associazione di fare “operazione nostalgia” e di retroguardia. Molti furono, come suol dirsi, più realisti del re: mentre altrove si decideva di potenziare l’infrastruttura ferroviaria, come in Basilicata con la ristrutturazione della tratta Potenza-Rocchetta-Foggia per connetterla all’Alta capacità, da noi, in Irpinia, si cancellava la ferrovia Avellino-Lioni-Rocchetta.

Di Vetrella vogliamo ricordare i suoi capolavori operati per la nostra Irpinia: Avellino è l’unica provincia campana a non avere più un collegamento ferroviario con Napoli, tutta la tratta appenninica da Benevento a Foggia è stata privata dal trasporto locale su ferro, i tagli sulla tratta Benevento-Avellino-Salerno hanno reso residuale il trasporto su ferro in questa realtà ed ora si parla di ulteriori tagli che ancora una volta si abbattono su quel poco che è rimasto.  

Se questo dovesse avvenire, si sappia che dal 12 settembre 2012  una intera provincia, quella irpina, sarà cancellata dalla geografia ferroviaria italiana… in attesa che venga realizzata la tanto agognata linea ad Alta capacità.

Sabato 8 settembre ad Avellino si riuniranno alcune delle associazioni di utenti per dare vita alla costituzione del "Coordinamento regionale pendolari della Campania” che vuole rappresentare le migliaia di pendolari della regione, al fine di poter affrontare tutti insieme le problematiche di interesse comune. In quella occasione si discuterà di quanto sta accadendo nel settore trasporti in Campania e delle forme di condivisione della lotta intrapresa dal movimento sindacale contro questa ennesima e scellerata politica di smantellamento del trasporto su ferro operata dall’assessore Vetrella il cui unico scopo è quello di "cacciare" Trenitalia dalla Campania. 

                                                                                                                     In_loco_motivi

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com